Confronti e dialoghi costruttivi saranno alla base della nuova amministrazione di Pompei, targata Pietro Amitrano. Il sindaco, all’indomani dell’appello lanciato dagli operatori del turismo, alcuni dei quali si sono detti preoccupati per la poca partecipazione al Grande Progetto Pompei e alla discussione inerente all’introduzione della tassa di soggiorno, incontrerà le varie categorie del territorio per conoscere pareri e stabilire – attraverso la reciproca condivisione – in che modo poter proseguire in futuro per migliorare la Pompei del turismo, che ogni anno raccoglie oltre 3 milioni di visitatori. «L’incontro e il dialogo con gli operatori ci sarà non appena possibile, per questa amministrazione sarà una naturale conseguenza», le parole del sindaco con le quali assicura un confronto con le categorie non appena si concluderà la fase di studio inerente al Grande Progetto Pompei, così come la questione tassa di soggiorno, ancora in fase di discussione. Gli operatori di Pompei, in primis l’imprenditore Polisto Amitrano, s’erano detti preoccupati per l’imminente introduzione della tassa di scopo, che dovrebbe partire dal prossimo gennaio, per «la mancanza di progetti curati nel dettaglio sui quali discutere prima dell’attivazione della stessa». L’amministrazione, in particolare la I e la III commissione, presiedute da Raffaele De Gennaro e Salvatore Perillo, sono attualmente a lavoro per stabilire il nuovo tariffario. Un tariffario che, probabilmente, sarà di poco più alto rispetto alle cifre discusse in passato, durante l’amministrazione Uliano. Per Pompei potrebbero essere di 2 euro per gli alberghi con 1 e 2 stelle, B&B, Camping e strutture simili, 3 euro per i 3 stelle; 4 euro per i 4 stelle; 5 euro per i 5 stelle, al momento assenti sul territorio. Gli introiti, che potrebbero arrivare fino a 600mila euro, andranno naturalmente reinvestiti per il finanziamento degli interventi in materia di turismo e promozione del territorio di Pompei. E’ quanto stabilisce lo stesso regolamento approvato nel corso del consiglio comunale del 22 dicembre del 2015, convocato per istituire la tassa di soggiorno, che sancisce come quei fondi serviranno per «cura e manutenzione del decoro urbano, investimenti sulla mobilità urbana, marketing turistico e territoriale nei termini di comunicazione e immagine, iniziative culturali, sviluppo di punti di accoglienza e informazione per i turisti, progetti e interventi destinati alla formazione e all’aggiornamento delle figure professionali operanti nel settore turistico».
Di sicuro, dunque, quando il Grande Progetto Pompei sarà definito in una fase avanzata, l’amministrazione s’impegnerà a convocare le categorie del territorio, tra cui i rappresentati di B&B, albergatori o ristoratori e così via. Oltre alla tassa di soggiorno, si discuterà anche dell’Hub ferroviario, che secondo gli operatori «sarebbe una grande occasione per Pompei, purtroppo al momento finita nel dimenticatoio».
CRONACA
5 ottobre 2017
Hub, turismo e tasse: il sindaco di Pompei incontrerà gli operatori