«Piergiorgio Sagristani deve diventare il candidato unico della penisola sorrentina alla Camera dei deputati. Noi sindaci abbiamo il dovere di superare inutili campanilismi perché dobbiamo tornare ad avere rappresentanza diretta a Roma. E Sagristani rappresenta la migliore opzione».
Il primo cittadino di Meta Giuseppe Tito esce allo scoperto e firma un endorsement importante. E’ quello con cui tira la volata al collega di Sant’Agnello Sagristani, ieri come oggi intenzionato a scendere in campo alle Politiche della prossima primavera. Tito, già un anno fa, abbozzò un’idea del genere. Ora la ripete a voce alta perché il tempo scorre e la deadline per le candidature lentamente si avvicina. «Ne faccio una questione di responsabilità – rimarca Tito -. Da cinque anni la penisola sorrentina si sente orfana perché non può contare su un proprio parlamentare. Noi sindaci non abbiamo un nostro rappresentante a Roma e ciò non è positivo. Ecco perché ora più che mai dobbiamo trovare la quadratura del cerchio e centrare l’obiettivo di un’elezione al Parlamento. Sagristani è il nome giusto perché è un amministratore attento, capace, che può vantare consenso anche al di là dei confini di Sant’Agnello. E poi ha avuto importanti esperienze nella giunta provinciale». Sicuri che tutti siano d’accordo sull’iniziativa di Tito? «Mi auguro di sì, già nei prossimi giorni è doveroso cominciare a preparare il percorso che dovrà portare alla candidatura di un amministratore del territorio. Che io credo possa tranquillamente essere Sagristani. Non sono l’unico a pensarla così».
Tito, che è anche consigliere della Città metropolitana del Pd, corteggia dunque il sindaco di Sant’Agnello offrendosi come partner per cercare posto nella lista del Partito democratico. «Vedremo – riprende Tito -. Sagristani, legittimamente, ha il sogno di essere eletto alla Camera. Non è un capriccio, ma la giusta aspirazione di chi sente il dovere di farsi portavoce a Roma dei problemi e delle esigenze della penisola sorrentina».
Eppure, verso le Politiche, bisognerà capire anche cosa farà Giuseppe Cuomo. Il primo cittadino di Sorrento è pronto a sposare il progetto di Forza Italia e potrebbe avere spazi per la Camera dei deputati. Il rischio concreto è che la penisola sorrentina possa trovarsi a dividersi tra Sagristani e Cuomo. «Tranquilli, nessuna divisione, siamo persone attente e scrupolose – dichiara Tito -. Se il nome unitario per una candidatura sarà quello di Cuomo non ci sono problemi. Anzi. Il sindaco di Sorrento è bravo, una persona in gamba, sa gestire la sua squadra. Sicuramente ha capacità che possono consentirgli di avere ruoli sovracomunali. Io però non ne faccio questioni singole o personalistiche. Reputo opportuno convogliare consenso e attenzioni su un solo nome al di là dei partiti. La prima cosa è la penisola sorrentina e questo dovrà contare nel dialogo per le elezioni Politiche. E poi ci sono opportunità importanti per tutti da qui a pochi anni. Grazie a un’intesa tra le amministrazioni sono stato eletto consigliere metropolitano. Mi auguro che succederà pure con Sagristani e per lo stesso Cuomo nell’eventuale nuova sfida politica che intenderanno affrontare. Non dimentichiamoci che a breve ci saranno pure le elezioni Regionali e dunque anche in quest’occasione la penisola sorrentina dovrà rispondere presente».