Nuova bufera sul camposanto di via Nolana. A pochi giorni dal consiglio comunale richiesto dall’opposizione, nel quale la maggioranza ha respinto l’approvazione della delibera per la riacquisizione delle aree non edificate che sarebbero riandate assegnate a chi ne avrebbe fatto richiesta, un nuovo documento è finito sulla scrivania del presidente del consiglio del Comune di Pompei, del prefetto di Napoli, del sindaco Amitrano e del dirigente dell’Utc dell’Ente di piazza Bartolo Longo. La lettera è firmata dai consiglieri di opposizione – Conforti, Robetti, La Mura ed Esposito – e fa riferimento allo stato di abbandono del cimitero della città mariana. Alla luce del problema del camposanto di via Nolana, che vive serie difficoltà per l’esumazione delle salme non essendoci disponibilità di ossari, la richiesta alla nuova amministrazione di Pompei è «procedere alle assegnazioni dei loculi agli aventi diritto entro e non oltre sessanta giorni dall’approvazione della seguente proposta di delibera e di dare immediato seguito alle procedure di gara per l’affidamento dei lavori, completandole nel più breve tempo possibile, fermo restando gli obblighi di legge».
Il problema parte da lontano, a partire dal 2012, amministrazione D’Alessio: il Comune pubblica un bando per l’assegnazione di 512 loculi da realizzare nel cimitero di via Nolana. A pochi mesi dal bando, di conseguenza, l’Ente procede a stilare la graduatoria degli ammessi, che versano nella casse dell’Ente un acconto di 2mila euro a famiglia per una cifra complessiva pari all’incirca a un milione di euro. Ma a cinque anni dall’assegnazione, i cittadini di Pompei non hanno ancora ricevuto i loculi per assicurare una degna sepoltura ai propri cari.
«Le famiglie di Pompei vivono un enorme disagio – spiega Alfonso Conforti, consigliere di minoranza – questa è una situazione paradossale. Il tempo avanza e le persone continuano a morire, ma al cimitero di Pompei tutto resta uguale. Ci sono grosse difficoltà per seppellire i propri cari e la conseguenza è l’attuale stato di degrado dell’intera struttura. I loculi, quelli assegnati nel 2012, vanno realizzati. Questo permetterebbe di recuperare aree libere per consentire anche nuove sepolture. Quel vecchio progetto va recuperato, in quanto significherebbe accelerare anche con i tempi. Del resto, era già stato approvato con tanto di pareri tecnici. Purtroppo, la passata amministrazione non vi è riuscita perché non è stata messa nelle condizioni di farlo, considerando le proteste nei confronti dello stesso per una questione di decoro, a partire dal gruppo Alternativa Pompeiana. Non è possibile comunque bloccare un progetto per beghe politiche – conclude Conforti -. Questa amministrazione vuole azzerare tutto? Allora restituissero i soldi».