«Signori benpensanti, spero non vi dispiaccia se in cielo, in mezzo ai Santi, Dio fra le sue braccia smorte che all’odio e all’ignoranza preferirono la morte…». Prende in prestito la “Preghiera di Gennaio” scritta da Fabrizio De AndreÌ in occasione del funerale di Luigi Tenco, don Raffaele Russo per celebrare la messa per l’ultimo saluto a Giulio Coppola, il 26enne che ha perso la vita venerdiÌ sera in via Campanariello a Torre del Greco, mentre era in auto con quattro amici. Ieri mattina, nella Basilica della Madonna della Neve in centinaia hanno voluto salutare Giulio per l’ultima volta e stringersi nel dolore con i suoi familiari. T-shirt bianche con il volto di Giulio stampato su un lato della maglia, su quello posteriore invece una dedica. All’esterno della basilica, sul sagrato, uno striscione portato dai tifosi del Savoia. Era un appassionato di calcio, Giulio. Un clima surreale, un silenzio agghiacciante che per oltre un’ora e mezza ha avvolto l’intera piazza Papa Giovanni XXIII.
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