Torre del Greco. I big del Pd di Torre del Greco «benedicono» la nomina dell’avvocato Massimo Meo come successore del segretario cittadino Antonio Cutolo e chiudono in tempi record la prima partita legata alle elezioni del 2018. è il risultato dell’incontro al vertice organizzato all’interno delle sede di via Circumvallazione dopo le consultazioni bilaterali portate avanti dall’ex sindaco degli anni Novanta in vista del congresso di inizio novembre.
Via libera alla candidatura unitaria
Intorno al tavolo, insieme al segretario cittadino Antonio Cutolo e all’ex consigliere comunale pronto a prendere il suo posto, si sono ritrovati tutti i capibastone del primo partito del centrosinistra all’ombra del Vesuvio: il consigliere regionale Loredana Raia, l’ex segretario cittadino Vittorio Cuciniello, i quattro consiglieri comunali uscenti – Salvatore Romano, Michele Polese, Clelia Gorga e Lorenzo Porzio – i casillos Luigi Mennella e Andrea Di Lecce nonché Antonio Cennamo, arrivato in sostituzione dell’infortunato Massimo Cirillo. Un parterre de rois chiamato a riconoscere l’investitura di Massimo Meo e a blindare il risultato delle consultazioni bilaterali di ottobre: un obiettivo centrato in pieno, considerata la convergenza dei big sul nome unitario.
Il passo indietro degli aspiranti leader
I primi a sposare la «mozione-Meo» sono stati Michele Polese – indicato dalla Cgil come potenziale alternativa all’ex consigliere comunale – e Salvatore Romano, sostenitore della candidatura dell’avvocato rampante Silvio Ciniglio. «Avrei portato volentieri avanti la mozione legata al ministro Andrea Orlando – le parole dell’ex capogruppo – ma l’ampia convergenza sul nome di Massimo Meo mi trova pienamente d’accordo». Una ritrovata unità salutata con piacere dai casillos seduti intorno al tavolo – pronti a rivendicare, tuttavia, gli «spazi giusti» all’interno del futuro direttivo cittadino – e dalla «renzianissima» Clelia Gorga, pronta a sotterrare l’ascia di guerra per avviare un proficuo e produttivo dialogo con tutte le anime del Pd.
Il paletto della corsa a sindaco
A chiudere la scaletta di interventi è stata, poi, Loredana Raia: «La scelta unitaria è sintomatica della piena fiducia nutrita dall’intero Pd nei confronti di Massimo Meo – le parole del consigliere regionale – Ma ora tutti ci aspettiamo venga ripagata come auspichiamo, visto il duro compito che dovrà affrontare». Ovvero, guidare il Pd di Torre del Greco alla scelta del candidato sindaco da presentare alle prossime elezioni del 2018. Con un unico paletto, alla base dell’accordo unitario: il segretario cittadino non potrà ambire alla leadership della futura coalizione.
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