«Siamo l’unica vera Democrazia Cristiana non solo per simbolo e storia, ma perché in questi anni abbiamo tolto i ragazzi dalla strada, sovvenzionato le scuole, pagato medici e cure a chi non poteva permetterselo».
Vincenzo D’Onofrio, segretario regionale Dc, è già campagna elettorale?
«Lo scudo crociato avrà liste e candidati in tutta la Campania. Con un programma politico vicino alla gente, in perfetto stile Dc, per sostenere e rendere grandi i nostri territori come abbiamo fatto in passato».
Il ritorno della Dc, un salto indietro di 23 anni.
«Ritornare al passato per salvare il futuro. Siamo quel partito che ha portato l’Italia a grandi risultati. Ma siamo anche un partito con persone nuove alle quali non interessano le poltrone».
Come l’hanno presa i grandi vecchi: da De Mita a Pomicino?
«Quelli hanno fondato la Dc l’hanno anche distrutta. Possono starci accanto, possono dare consigli, ma non possono essere dentro. La gente dice: “Siamo con la Dc, ma non con le persone del passato”. E’ giusto».
Cos’è la vostra Dc?
«La risposta alla politica del nulla, dove i partiti sono lontani dai giovani. Populismo e demagogia hanno avvicinato a noi tantissimi ragazzi, persone della società civile, associazioni e il mondo della Chiesa».
Cosa gli proponete?
«Programmi sociali. La Dc resta il partito del popolo. Ogni anno togliamo dalla strada 300 ragazzi nelle periferie di Napoli e della provincia. Facciamo studiare 500 ragazzi. Paghiamo cure a chi non può permetterselo».
Non è che sarà un altro partito dello zero-virgola?
«Al momento contiamo 80mila sostenitori circa. E cresceranno».
Chi saranno i candidati?
«Per ora non facciamo nomi, ma ci saranno liste a Napoli e in provincia in coalizione con il centrodestra. Organizzeremo un grande evento del partito a metà novembre per illustrare il progetto politico nel dettaglio, in quell’occasione sveleremo tutte le nostre carte».