La foto di Danilo è poggiata sul cuscino del suo letto. Un piumino verde regala la speranza di una nuova vita dopo il tragico schianto in via Montedoro, mentre una maglietta della Turris ricorda la passione del ventenne per la squadra di calcio della sua città. Sono passati dieci giorni dall’incidente stradale a due passi dall’ospedale Agostino Maresca, ma il tempo si è fermato all’interno dell’abitazione di via Sangennariello in cui abitava il promettente cantante neomelodico. «Quella sera non dovevano neanche prendere il motorino, sarebbero dovuti andare alla festa in auto ma purtroppo non è stato così – ricorda Cristian, il fratello del ventenne – pensare che Danilo non c’è più è straziante. Ma ora dobbiamo cercare di andare avanti, provando a cambiare le cose: dobbiamo fare qualcosa per fare in modo che gli altri giovani siano più tutelati, che la strade vengano riqualificate. Le istituzioni si devono ricordare dei cittadini».
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