Trentadue circoli – per altrettanti Comuni, a cui si aggiungono anche quattro quartieri di Napoli – esclusi dal Congresso Pd. Non solo. Ad una settimana dall’elezione del segretario provinciale Pd non è ancora stata approvata l’anagrafe, ieri l’ennesima riunione fiume. La guerra tra le componenti renziane non si placa, gli ex Dc vanno avanti ad ariete a colpi di maggioranza, mentre gli ex Ds usano tutti gli strumenti per far slittare il Congresso. “Tirate fuori i bilanci: vogliamo essere certi che tutti gli iscritti hanno versato le quote” tuonano, mentre il loro candidato Nicola Oddati annuncia un dossier sulle irregolarità “se entro 48 ore non saranno garantite tutte le condizioni necessarie per un Congresso trasparente e all’insegna della partecipazione”.
Renzi, mani sulle liste campane
Tutto questo mentre oggi in Sicilia si va al voto: una data spartiacque per il Pd. Se Matteo Renzi prenderà una batosta, a quel punto la Campania diventerà cruciale nella partita al Sud, dove deve recuperare a tutti i costi in vista delle elezioni. Il segretario nazionale di certo non consentirà altri errori o figuracce a Napoli, scelta anche come location per la Conferenza programmatica. Se in queste ore il partito non uscirà dal pantano, allora Renzi, che non ha alcuna intenzione di continuare ad assistere alle lotte intestine locali che fanno perdere credibilità e consensi al partito, prenderà in mano la situazione una volta per tutte. Non solo con un commissario, come sperano gli ex Ds che così si assicurano di essere rappresentati in egual misura agli avversari ora sulla carta più forti, ma gestendo le liste in Campania in prima persona. Estromettendo di fatto Mario Casillo e Lello Topo, che per questo non hanno alcuna intenzione di far slittare il Congresso.
I circoli esclusi dal Congresso
E in questa logica rientra anche l’esclusione dei circoli. Motivo ufficiale: un calcolo matematico in base a cui 36 circoli non riuscirebbero ad aggiudicarsi neanche un delegato per l’assemblea provinciale. Restano fuori Comuni come Massa Lubrense, Piano di Sorrento, San Giuseppe Vesuviano e quattro circoli di Napoli (Porto, San Pietro, San Giuseppe e Mercato). Motivo reale: i delegati assegnati che potranno votare sono pochi, 160 rispetto ai 350 precedenti, come stabilito dalla direzione regionale. Così tanto vale ridistribuirli tra quei Comuni più appetibili alle prossime elezioni, dove i capibastone hanno interesse a dimostrare di avere la maggioranza delle tessere per acquisire così il diritto a scegliere candidati per le liste politiche. “E’ assurdo – tuona il candidato del Comitato 30, Tommaso Ederoclite – questo deve essere il Congresso della partecipazione e dell’inclusione. Tra l’altro i circoli più piccoli sono quelli tra l’altro dove spesso si fa più attività politica, di iscritti reali, rispetto ad altri, dove registriamo un boom di tessere e poi alle mozioni non si presenta nessuno”. Ultimo il caso di Torre Annunziata, dove al confronto tra candidati c’erano meno di 40 persone. “Si continua a litigare ed adottare metodi legati ad interessi personali”.
A Massa di Somma scoppia la guerra
Tensione altissima ieri a Massa di Somma dove era previsto il confronto tra i tre candidati. Poche ore prima il garante nazionale, Alberto Losacco aveva rigettato la proposta di Oddati di rinviare il Congresso, nonostante fosse sostenuta dalla maggioranza dei componenti, ritenendo “necessaria l’unanimità”. Ed era venuta fuori anche la questione dei circoli a rischio esclusione. Alcuni di questi proprio del vesuviano, motivo per cui Oddati in un primo momento aveva deciso di disertare l’incontro. Salvo poi cambiare idea e presentarsi, tuonando sulle decisioni in vista del Congresso e sul blitz di Casillo-Topo in merito ai delegati.
Caos bilanci
Decisive ora saranno le prossime 48 ore. Seconda giornata di riunione ieri dell’Ufficio adesioni per far quadrare i conti non solo di iscritti. Gli ex Ds hanno chiesto tutti i bilanci per controllare che tutti gli iscritti che saranno inseriti nell’anagrafe abbiano versato le quote. A fare da sponda una nota inviata dall’ex tesoriere, Giovanni Iacone che faceva la stessa richiesta, perché proprio a Portici, suo bacino di tesserati, pare ci siano iscrizioni non regolarizzate. Insomma è il solito caos Pd.
I 36 CIRCOLI SENZA DELEGATI
Anacapri
Barano
Camposano
Capri
Carbonara di Nola
Casamarciano
Casamicciola
Casola di Napoli
Cimitile
Comiziano
Forio
Lacco Ameno
Lettere
Liveri
Mariglianella
Massa Lubrense
Palma Campania
Piano di Sorrento
Pimonte
Procida
Roccarainola
San Gennaro Vesuviano
San Paolo Belsito
Sant’Agnello
Santa Maria La Carità
Sant’Antonio Abate
San Vitaliano
Scisciano
Serrara Fontana
Striano
Tufino
Visciano
Per Napoli i circoli di Mercato, Porto, San Giuseppe e San Pietro