La sentenza del Tar sblocca l’alloggio comunale occupato abusivamente dalla famiglia formata da quattro minorenni, ultimo dei quali nato a inizio ottobre. E proprio l’ultima gravidanza della donna aveva bloccato le ordinanze di sgombero partite dal Comune di Gragnano che ne rivendicava la proprietà. Insomma, a rischio mamma e figlio nessuno si è sentito di spostare la famiglia che, però, è stata denunciata alla Procura oplontina perché illegittimamente aveva preso possesso di un appartamento che era stato assegnato a un’anziana poi deceduta a maggio scorso. Di qui erano cominciati i problemi e, consegnata la chiave all’ufficio Patrimonio del Comune, era stato effettuato il sopralluogo per poi procedere alla riassegnazione. Ma la sorpresa di tecnici comunali e vigili urbani è stata quando, aprendo la porta d’ingresso dell’alloggio, in località Sigliano, si sono ritrovati davanti una intera famiglia e una donna incinta. Un grado di parentela con l’ex assegnataria deceduta che non ha fermato, questa volta, le decisioni del Tar chiamato a intervenire per un ricorso presentato proprio dagli inquilini “fantasma”, che è diventato un boomerang per gli stessi costretti a fare i bagagli e liberare l’appartamento comunale entro 5 giorni.
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