Uccidere lo zio materno per vendicare a sei anni di distanza il “tradimento” della mamma che, col marito capoclan in carcere, aveva iniziato una relazione con il figlio del boss di un clan rivale. Vendetta d’onore nonostante i due genitori si fossero lasciati già da un paio d’anni prima che la donna intraprendesse il nuovo rapporto sentimentale. Sarebbe stato questo il piano di Raffaele Gallo, figlio di Franco ‘o pisiello capo dell’omonima fazione del clan Gallo-Cavaliere noto alle cronache nazionali per essere stato il proprietario di “Villa Gomorra”, secondo la ricostruzione della Procura di Torre Annunziata che ha chiesto e ottenuto il giudizio immediato per il 18enne rampollo della cosca imperante al Parco Penniniello e Vincenzo Falanga, 19 anni detto ‘o gemello con le accuse di tentato omicidio premeditato e porto abusivo di arma da fuoco. Tesi che i due imputati sono convinti di smontare pezzo dopo pezzo al processo che inizierà a metà gennaio al Tribunale di Torre Annunziata, tant’è che Gallo, assistito dall’avvocato Ciro Ottobre, e Falanga, difeso dall’avvocato Roberto Cuomo, hanno optato per il rito ordinario.
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