Torre del Greco. «A jatta pe’ gghi’ ‘e pressa, facette ‘e figlie cecate», recita un antico proverbio napoletano per sottolineare come la fretta possa essere una cattiva consigliera. Un proverbio evidentemente sconosciuto ai vertici del Pd di Torre del Greco, capaci di arrivare all’ultimo giorno utile per l’affissione dei manifesti pubblici in cui si annuncia l’assemblea congressuale – in programma oggi e domani – destinata a designare il nuovo segretario cittadino e il nuovo direttivo locale.
Un appuntamento inizialmente fissato per il primo week-end di novembre e poi slittato a causa delle solite grane a livello provinciale: così il via libera da Napoli è arrivato solo a inizio settimana – come confermato da un messaggio WhatsApp inviato all’alba di mercoledì dal professore Antonio Cutolo, l’ex sindaco pronto a passare il testimone all’ex consigliere comunale Massimo Meo – quando si è messa in moto la macchina organizzativa dell’evento. Una macchina organizzativa capace di regalare un amaro sorriso a iscritti e simpatizzanti del Pd, perché all’interno del manifesto pubblico in cui viene illustrato il programma della due giorni congressuale campeggia il «dibbattito» previsto oggi alle 18 presso la sede di via Circumvallazione.
Un errore di ortografia davanti a cui diversi cittadini si sono interrogati sui moderni «intellettuali di sinistra» all’ombra del Vesuvio. Con buona pace del professore Antonio Cutolo e dei suoi fedelissimi «alunni» del Pd, evidentemente traditi dalla fretta con cui alla fine è stata promossa l’assemblea congressuale.
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