Dalla delusione, per motivi diversi di Jorginho e Insigne, alla rabbia di Aurelio de Laurentiis. La disfatta dell’Italia, eliminata dai Mondiali, irrompe anche sulla scena partenopea. Il presidente azzurro ha avuto parole chiare e di fuoco contro tutto l’establishment della nazionale, da Ventura ai dirigenti. “E’ inutile – ha detto a Sky – convocare Insigne per poi farlo giocare fuori ruolo o non farlo giocare. In questo modo si crea anche un danno economico alla societa’”. De Laurentiis e’ particolarmente attento anche al valore aggiunto che la nazionale puo’ dare al suo patrimonio di calciatori: “Insigne – ha spiegato – non poteva esprimersi al meglio nel 4-2-4 di Ventura, lui da’ il massimo in un 4-3-3. Si e’ creato pure un danno economico alle societa’. Dovremmo chiedere i danni a Tavecchio e alla Federcalcio. Cosi’ la vetrina internazionale si trasforma in qualcosa di negativo e quindi i nostri gioielli non vengono valorizzati”. Un giudizio forte anche quando boccia di Ventura: “E’ un bravo allenatore, ma anche io a Napoli lo cambiai dopo poche settimane. L’errore e’ stato fatto con Conte: bisognava fare in modo che restasse. Ora per il nuovo commissario tecnico prenderei un giovane di 35 anni”, ha detto il presidente del Napoli. De Laurentiis, spesso polemico con il “palazzo”, non ha risparmiato critiche a Tavecchio: “Se fossi il presidente della Figc mi dimetterei per non fare la figura dello stupido. Dovrebbe andar via pure Uva – ha detto riferendosi al direttore generale della Federcalcio e secondo me ha qualche responsabilita’ pure il Coni: non avrebbe dovuto permettere di prendere questo allenatore”. Lo choc per l’eliminazione dai Mondali ha colpito anche i giocatori azzurri a cominciare da Jorginho che ha visto il suo sogno di esordire in nazionali trasformarsi nel peggior incubo della sua carriera sportiva, una delusione che l’italo-brasiliano ha affidato ai social network: “Sinceramente – ha scritto – non so neanche cosa scrivere, so solo che mi dispiace tantissimo per come sia andata, l’Italia non meritava tutto cio’. Avrei tanto voluto festeggiare la mia prima partita ufficiale con la nazionale, purtroppo non e’ stato possibile e sono molto triste per questo, ma si va avanti e dobbiamo pensare che ci abbiamo provato in tutti i modi, fino alla fine, con tutto il cuore”. Jorgignho tornera’ ora a Castel Volturno per ritrovare gli automatismi del suo Napoli, cosi’ come Lorenzo Insigne tornera’ ad avere un ruolo da protagonista: la sua esclusione contro la Svezia e’ diventata un caso sui social network, coinvolgendo anche il portiere di riserva del Napoli Luigi Sepe che ha scritto su Facebook: “Senza il 10 non e’ calcio”, riferendosi ovviamente all’esclusione di Lorenzinho. Intanto il Napoli e’ tornato ad allenarsi a Castel Volturno dove oltre a Jorginho, accolto e confortato dall’abbraccio della squadra e di Sarri, sono rientrati anche Maksimovic e Rog.
SPORT
14 novembre 2017
Calcio: De Laurentiis furioso con Fgic e nazionale. Sepe difende Insigne