Almeno sei proiettili, alcuni sparati ad altezza d’uomo. Notte di sangue in via Carlo Poerio, quartiere Chiaia, ‘salotto buono’ e crocevia della movida napoletana. Due giovani a bordo di uno scooter prendono di mira un gruppo di coetanei, probabilmente in seguito a una lite, usando due armi in contemporanea: il bilancio e’ di quattro feriti, uno dei quali, 16 anni, in prognosi riservata dopo essere stato colpito al torace e all’addome. Un mese di prognosi per una 19enne, ferita da un proiettile al petto; ferite piu’ lievi, a una gamba e a un braccio, per una 14enne e un giovane che proprio oggi ha compiuto 18 anni. All’elenco si aggiungono un ragazzo e una ragazza con ferite al volto, provocate da pugni o cadute. A fronteggiarsi, secondo una prima ricostruzione, due gruppi di giovanissimi provenienti dalla periferia e dai quartieri spagnoli: sono le tre del mattino, prima scoppia una rissa, con insulti e pugni, poi dopo tre minuti arriva lo scooter con a bordo i due che fanno fuoco. Una dinamica su cui la Polizia, grazie anche ai filmati della videosorveglianza, sta effettuando approfondimenti non escludendo per ora nessuna pista. Due dei ragazzi feriti sono gia’ noti alle forze dell’ordine, tre delle giovanissime coinvolte sono cugine. Sicuramente il bilancio poteva essere ben peggiore, come ammonisce il presidente della municipalita’ Chiaia, Francesco De Giovanni: “Da tempo diciamo che ci scappera’ il morto”. La movida e’ ormai a Napoli questione di sicurezza su cui divampa anche la polemica politica. Le opposizioni attaccano il sindaco de Magistris, accusandolo di misure troppo morbide nei confronti dei gestori dei locali: proprio la settimana scorsa il Comune ha varato un inasprimento delle sanzioni contro chi viola gli orari di chiusura e vende alcolici ai minorenni, ma la municipalita’ di Chiaia le giudica ancora insufficienti. Cosi’ come Forza Italia, che chiama in causa sindaco e Viminale. Lo scorso fine settimana, e prima ancora a ottobre, altri casi di violenza del sabato notte, a Napoli: accoltellamenti che hanno fatto scattare l’allarme, con la convocazione di una seduta ad hoc del Comitato provinciale per l’ordine pubblico che ha deciso un aumento dei controlli, impiegando anche militari per il pattugliamento. Ora pero’ dai coltelli si e’ passati alle pistole: l’ultimo episodio e’ giudicato “inquietante” dal questore Antonio De Iesu, e si susseguono anche da parte di comitati civici le richieste di un ulteriore giro di vite per garantire notti tranquille.
CRONACA
19 novembre 2017
Spari nella movida di Napoli, quattro ragazzi feriti