Si chiama Carfora. Il padre eÌ Nicola ‘o fuoco, boss di camorra condannato all’ergastolo per l’omicidio del commerciante Michele Cavaliere ucciso nel 1998 percheÌ si ribelloÌ al pizzo. Ma il fatto che lui abbia chiesto di avere un’Audi A1 alla metaÌ del prezzo di listino a un’auto- concessionaria di Torre Annunziata non ha nulla a che vedere con i clan. Condannato a un anno e dieci mesi Giovanni Carfora, 26enne attaccante del Gragnano Calcio, con l’esclusione dell’aggravante del metodo camorristico. Lo hanno stabilito i giudici della prima sezione penale del Tribunale di Torre Annunziata (presidente Francesco Todisco, a latere Emanuela Cozzitorto e Riccardo Sena) che hanno contemporaneamente assolto il coimputato Antonio Ottone. Il pm Sergio Ferrigno della Dda di Napoli aveva chiesto sei anni di reclusione per Carfora, assistito dagli avvocati Francescopaolo De Rosa e D’Avino, e l’assoluzione per Ottone, difeso dall’avvocato Salvatore Vitiello.
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