Il crac della Deiulemar compagnia di navigazione ha seminato debiti ovunque. E oltre agli armatori condannati per bancarotta fraudolenta c’eÌ un esercito di banchieri e colletti bianchi che rischiano di pagare un prezzo altissimo per il fallimento da circa 900 milioni di euro dell’ex colosso della navigazione di Torre del Greco. Tra i casi piuÌ eclatanti c’eÌ sicuramente quello della Banca Carife, uno degli istituti di credito tenuti in piedi solo grazie al famoso e contestato decreto “Salva Banche”. Secondo una stima resa nota dai nuovi vertici della banca – che hanno aperto una procedura civile nei confronti degli ex amministratori – la Carife avrebbe concesso prestiti per 56 milioni di euro agli armatori di Torre del Greco. Soldi mai restituiti, ovviamente, che hanno alimentato l’enorme voragine debitoria dell’istituto di credito. Per questa vicenda – e per gli altri debiti accumulati dalla banca nel corso degli anni (oltre 300 milioni complessivi dal 2007) – sono indagate 26 persone.
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