Entra Emanuele D’Apice, esce Antonio Marino. Il candidato di Castellammare Insieme ha vinto il ricorso contro il consigliere comunale eletto tra le file di Uniti Per Stabia e poi passato alla corte del sindaco Antonio Pannullo. C’è voluto un anno e mezzo al Tar, per stabilire che la lista di D’Apice aveva ottenuto un voto in più rispetto a quella di Marino, che alla fine entrò in consiglio comunale con il sorteggio.
Una battaglia legale che è passata per il riconteggio delle schede della sezione 14, quella del rione Annunziatella dove D’Apice aveva contestato la mancata attribuzione di due voti, perché la commissione aveva ritenuto nulle le schede. L’ingresso di Emanuele D’Apice in consiglio comunale cambia anche gli equilibri, con l’opposizione che riconquista uno scranno a scapito della maggioranza che era riuscita a conquistare il voto di Antonio Marino.
«Finalmente dopo più di un anno si fa chiarezza su di una vicenda che consente all’opposizione di riappropriarsi del seggio in consiglio comunale – dice Emanuele D’Apice, dopo la sentenza del Tar della Campania – I primi ringraziamenti vanno agli amici ed amiche che mi hanno sostenuto e ai candidati della lista Castellammare Insieme tanto voluta dal mio amico Severino Nappi a sostegno del candidato sindaco Cimmino. Sarà un ruolo che svolgerò in sinergia con i colleghi di opposizione sempre nell’esclusivo interesse della città e dei cittadini della periferia che vengono sempre più spesso mortificati».