“Non mi sento un segretario abusivo. In bilico? Nella vita lo siamo tutti”. Mancano ventiquattr’ore alla sua proclamazione a segretario provinciale Pd e Massimo Costa si mostra deciso e legittimato ad andare avanti, anche se ad eleggerlo è stata solo una parte del partito e pende un ricorso al tribunale per l’annullamento di un Congresso che per gli ex Ds “è una farsa”. A loro tende una mano “Finora non ho sentito nessuno, aspetto la proclamazione, ma la mia porta è aperta a chiunque”. Un invito che, c’era da immaginarselo, Oddati rispedisce al mittente. “Costa non ha alcun titolo per dialogare o mediare, non lo riconosciamo come segretario: è stato eletto da una minoranza, in un Congresso abusivo e il fatto che continui a non volersene rendere conto è preoccupante – ribadisce -. Se vuole unire, come spesso ha affermato, rinunci a farsi proclamare segretario e chieda un Congresso regolare”.
Segreteria, “Gente che lavora, no passerelle”
Non si arretra né da una parte, né dall’altra. “Non è stato commesso alcun abuso” replica il primario voluto da Mario Casillo e Lello Topo che, per forza di cose, però non può fare a meno di essere anche prudente. “Sono una persona rispettosa delle regole e questo Congresso è stato dichiarato regolare, se un giudice o chi ne ha titolo entrerà nel merito ne prenderò atto. Per ora si va avanti”. Bocca cucita sulla segreteria che sarà nominata tra una decina di giorni. “Facciamo prima la proclamazione – si limita a dire -, ma ho già tutto in mente. Di certo punteremo su persone che hanno voglia di lavorare sodo, non ci interessano le passerelle politiche anche perché al momento in questo partito non c’è nulla su cui sfilare, bisogna ricostruire con impegno, dedizione e partendo dai territori”.
Presidenza Assemblea Pd, Cuomo in pole
Giovedì quindi l’assemblea provinciale in cui i 193 delegati eleggeranno Costa e non solo. Si sceglieranno anche i 60 membri della Direzione e il presidente dell’Assemblea. In pole per la poltrona che fu di Elisabetta Gambardella, passata a Mdp, c’è il sindaco di Portici, Vincenzo Cuomo. Una nomina con cui gli ex Dc ripagherebbero gli orlandiani per l’appoggio al Congresso. Mentre per la carica di tesoriere l’orientamento è quello di riconfermare Giovanni Iacone, al momento assessore a Portici. Intanto anche ieri la Commissione per il Congresso ha continuato a vagliare i verbali e a verificare la corrispondenza tra i votanti e l’anagrafe certificata. “Finora tutto regolare, più che ricorsi abbiamo avuto richieste di chiarimenti” fanno sapere i componenti. Insomma tutto procede. E procedono anche Oddati e i suoi che domani alle 17 terranno la controassemblea al teatro Piccolo di Fuorigrotta, stessa ora della proclamazione di Costa. “Mi auguro che il partito intervenga prima del giudice – ha detto Oddati – con una posizione chiara, come ha già fatto e ribadirà anche il vicesegretario nazionale, Maurizio Martina”.