Da Castellammare di Stabia a Terzigno per comprare droga: il clan d’Alessandro si rifornisce nell’hinterland vesuviano. Cambiano gli equilibri e si aprono nuovi scenari investigativi che accendono i riflettori delle forze dell’ordine. L’arresto di ieri mattina è il primo segnale che riscrive una mappa criminale che era già storia. In manette sono finiti Giuseppe Vuolo, 36enne pregiudicato di Castellammare di Stabia e gregario del clan di Scanzano e la sua compagna Anna Gargiulo, 34 anni separata e con una lunga sfilza di precedenti penali. Anche lei bazzica nel clan. Erano insieme quando sono stati fermati dalle forze dell’ordine e ora sono finiti dietro le sbarre. Lei alla guida di una Fiat Tipo, vecchio modello di colore grigio. Lui, era invece al suo fianco. Insieme su una delle arterie principali che unisce i paesi vesuviani. Sono da poco passate le 20,30, quando vengono intercettati: Giuseppe stringe la mano della 34enne come sempre, come in quegli scatti che scorrono su Facebook e che mettono in vetrina la loro storia, senza filtri, senza limiti. I due stanno rincasando quando una pattuglia dei carabinieri del nucleo radiomobile di Torre Annunziata si trova lungo il percorso. Sono lì per un controllo, un posto di blocco nell’ambito dei servizi predisposti per l’anti-rapina e per la sicurezza su strada. I due, alla vista delle divise rallentano la corsa, per poi cercare di evitare che la paletta intimi l’alt. Serve a poco.