Per una rapina violenta ai danni di una coppia di coniugi in corso Umberto I a Eboli, nel Salernitano, i carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e un provvedimento restrittivo con il beneficio dei domiciliari nei confronti di due ucraini. Secondo gli inquirenti, gli arrestati, insieme con altre tre persone, di cui due irreperibili e un’altra in corso di identificazione, hanno aggredito Aniello Langella e la moglie originari di Torre Annunziata, nel Napoletano, mentre si trovavano proprio a casa di uno di loro. I fatti risalgono al 4 agosto scorso. La banda, per impossessarsi di 53mila euro, dei cellulari e di altri oggetti preziosi, ha aggredito l’uomo causandogli fratture multiple, poi lo ha legato a una sedia stringendogli una cinghia al collo. La donna, invece, e’ stata legata mani e piedi per impedire che potesse dare l’allarme. I due arrestati devono rispondere anche di sequestro di persona, oltre che di rapina aggravata in concorso e di lesioni gravi. Fondamentale per l’indagine, coordinata dalla procura di Salerno, la visione dei filmati delle telecamere di videosorveglianza comunale, dai quali i militari hanno estrapolato alcuni frame; ma c’e’ stata anche attivita’ con i metodi tradizionali dell’osservazione e del pedinamento, oltre alle intercettazioni. L’inchiesta continua per risalire all’identita’ dei complici ancora a piede libero e, soprattutto, per chiarire le circostanze per le quali i coniugi si trovavano a casa degli ucraini con quella somma di denaro.
CRONACA
27 novembre 2017
Aggressione ad Aniello Langella, ex ds del Savoia, arrestati due ucraini