Torre del Greco. Un intero quartiere stritolato tra gli eccessi dei giovani della movida e gli insopportabili pericoli igienico-sanitari provocati dalla perenne crisi del settore rifiuti. Arriva dagli abitanti di via Guglielmo Marconi, via Sedivola – la strada del locale commissariato di polizia – e via Duca Lecco de Guevara l’ennesimo allarme-sicurezza lanciato all’ombra del Vesuvio: un allarme-sicurezza legato a doppio filo al parcheggio Bottazzi – ufficialmente intitolato ai caduti di Nassiriya – e capace di convincere un centinaio di abitanti della zona a promuovere una raccolta firme per invocare una costante presenza delle forze dell’ordine e una maggiore pulizia dell’intera area.
L’appello dei cittadini
La petizione è stata promossa dall’ex consigliere comunale Catello Esposito, sempre attento alle emergenze del proprio quartiere: in una lettera di due pagine sottoscritta da un centinaio di cittadini e indirizzata al commissario straordinario Giacomo Barbato e al responsabile dell’Asl Napoli 3 Sud, in particolare, si chiede di intervenire ciascuno per le proprie competenze «al fine di ripristinare la legalità, la quiete e la pulizia della zona, in modo da garantire adeguata sicurezza agli abitanti del quartiere». Un quartiere alle prese con l’emergenza spazzatura durante le ore del giorno e con la molesta presenza di centinaia di giovani a partire dalle prime ore della sera: «Il parcheggio Bottazzi, in particolare, versa in un grave disagio igienico-sanitario – si legge all’interno della petizione – legato sia al forte consumo di bibite e non solo sia all’assenza di una programmazione giornaliera della spaiamento». Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti, in particolare durante i week-end: «Siamo costretti a convivere con lo sporco in un’area in cui si trovano gli uffici dell’Asl Napoli 3 Sud, la sede del commissariato di polizia e una cosiddetta isola ecologica» denunciano gli abitanti della zona. Perché basta passeggiare all’interno del parcheggio per notare cumuli di cartacce e bottiglie di vetro nonché mozziconi di sigarette e spinelli: «Una volta calato il sole – attaccano i residenti – l’area diventa una sorta di piazza per lo spaccio al dettaglio di sostanze stupefacenti, con conseguenti pericoli per la sicurezza dei cittadini».
La movida scatenata
Non bastassero le criticità legate alla mancanza di pulizia, ci sono poi i disagi provocati dai giovani della movida: il parcheggio Bottazzi è abituale punto di ritrovo per decine di comitive, richiamate dalla presenza di bar e paninoteche. «La frequentazione dei locali della zona si protrae oltre la mezzanotte con insopportabili schiamazzi notturni – prosegue la petizione – Questa situazione crea un clima favorevole a eventuali malintenzionati che mettono a repentaglio l’incolumità degli abitanti del quartiere».
Le richieste alle istituzioni
Insieme a una maggiore presenza di forze dell’ordine, i sottoscrittori della raccolta di firme promossa da Catello Esposito chiedono ai vertici dell’Asl Napoli 3 Sud di verificare «se sussistono tutte le condizioni normative per la collocazione della cosiddetta isola ecologica all’interno del parcheggio Bottazzi» e agli agenti della polizia municipale di verificare «la corrispondenza della segnaletica per i sensi di marcia, perché non permette una facile viabilità di ingresso e uscita dal parcheggio Bottazzi, creando i presupposti per eventuali incidenti». Una serie di accorgimenti per provare a scrivere la parola fine a un vero e proprio incubo per migliaia di cittadini residenti tra via Guglielmo Marconi, via Sedivola e via Duca Lecco de Guevara.