A bordo di un tir con diecimila stecche di sigarette di contrabbando destinate a Castellammare. A fermare i tre malviventi, tutti stabiesi, è stata la guardia di Finanza di Napoli, impegnata in un normale servizio di controllo nel capoluogo. Le fiamme gialle hanno fermato il camion sul quale viaggiava D.S. 44 anni – che era alla guida – e altri due complici. Dopo aver chiesto i documenti e aver constatato che l’autista avesse già precedenti per contrabbando di sigarette, i finanzieri hanno deciso di effettuare una perquisizione all’interno del tir. Aperto il portellone posteriore, le fiamme gialle si sono ritrovate di fronte a centinaia di scatoloni che contenevano sigarette di contrabbando. A quel punto è scattato il sequestro del carico di bionde e l’arresto dei tre stabiesi. D.S. e i suoi complici sono stati giudicati con rito direttissimo e spediti agli arresti domiciliari.
Ma è chiaro che ora le indagini si focalizzeranno sul giro del contrabbando di sigarette. I malviventi, infatti, trasportavano due tonnellate di bionde, marca Regina e Camel. In pratica un carico da diecimila stecche, per un totale di centomila pacchetti di sigarette che rivendute alla media di 4 euro avrebbero fruttato la bellezza di 400mila euro.
Un maxi-sequestro quello messo a segno dalla guardia di Finanza, che ha cominciato a seguire le rotte del contrabbando dopo il ritorno prepotente del fenomeno, tanto a Napoli quanto in provincia. Un giro illegale da migliaia di euro ogni giorno, anche se ben lontano dai numeri che si registravano nel boom degli anni ’80. La presenza dei tre stabiesi a bordo del tir nel capoluogo, lascia presupporre che proprio a Napoli possa esserci un deposito di bionde di contrabbando che alimenta gran parte del traffico in provincia. Un altro dato importante, però, è costituito dall’enorme numero di stecche sequestrate, perché danno il senso di quanto il giro possa essere grosso anche a Castellammare. Il fenomeno, tra l’altro, è diventato anche più difficile da contrastare, perché se qualche decennio fa la vendita dei pacchetti di sigarette di contrabbando avveniva quasi esclusivamente in strada, oggi chi svolge questa attività lo fa spesso e volentieri all’interno del proprio appartamento.