CRONACA
Scuole, la confusione: arrivano le prime chiusure
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Salvatore Dare
«Pompei, terra di nessuno». E’ la denuncia che le mamme degli adolescenti della città mariana affidano ai social. I malumori nascono dall’ultimo episodio di violenza – verificatosi nel week-end – ai danni di un gruppetto di ragazzi che aveva deciso di trascorrere una serata diversa, tranquilla, nella centralissima piazza Bartolo Longo. Ma quella che doveva essere una normale passeggiata a pochi passi dal Santuario e dal Comune si sarebbe poi trasformata in incubo. Prima gli insulti, poi qualche spintone, infine la rissa. Episodi di bullismo che ormai allarmano i genitori degli adolescenti, che si dicono preoccupati per la mancanza di controlli e di una movida diventata sempre più violenta. In piazza, il gruppetto di ragazzi sarebbe stato preso di mira da un altro, fino alla colluttazione. Non è chiaro cosa ci sia dietro l’aggressione, ma non è da escludere che siano episodi legati al fenomeno del bullismo, sempre più in crescita negli ultimi anni.
Anche altri cittadini lamentano un’invivibilità a Pompei nei week-end. Nei fine settimana, la città mariana quasi si trasforma tra macchine che sfrecciano impazzite e stereo ad alto volume. In via Roma, infatti, i residenti sono pronti a ricorrere ad altri mezzi per mettere definitivamente la parola fine agli schiamazzi notturni, e salvaguardare la quiete. Il caso è finito anche sulla scrivania del primo cittadino di Pompei, che sta varando un piano per sfidare i cafoni e garantire più controlli, magari con l’ausilio di un sistema di videosorveglianza.