Omicidio Medaglia: Antonio Acampora, secondo i carabinieri, deviò il percorso dell’auto e accelerò per centrare il geometra comunale; per l’ingegnere Gennaro Pezzella, perito incaricato dalla Procura, invece, l’imputato nemmeno si accorse che l’uomo stesse attraversando via Antonio Coppola nella frazione San Lazzaro. Dati ricavati dalle stesse telecamere di videosorveglianza (3 dell’impianto pubblico e 3 private, decisiva quella del bar Jeko da cui Medaglia era appena uscito) che ripresero i movimenti della Golf bianca nella mattinata del 25 ottobre 2016. Ma interpretazioni assolutamente diverse. Talmente tanto da spingere il gup Giovanni de Angelis del Tribunale di Torre Annunziata a disporre una nuova perizia prima di emettere il verdetto. Colpo a sorpresa ieri nel processo a carico di Antonio Acampora, il pizzaiolo accusato di omicidio volontario per avere travolto il geometra comunale che morì poche ore dopo al San Leonardo di Castellammare a cause delle ferite riportate. Colpito alle spalle, Medaglia venne sbalzato in avanti per diversi metri e battè la testa sull’asfalto. Geometra del Comune, sposato, due figli, la vittima avrebbe avuto una relazione extraconiugale con l’ex moglie dell’imputato.
CRONACA
30 novembre 2017
Agerola. Omicidio Medaglia, ombre sulla perizia