Il contratto di enfiteusi perpetua potrebbe presto essere rescisso per volontà dei frati francescani e il convento carmelitano potrebbe rientrare nel pieno delle proprietà del Comune. Una decisione storica e che aveva acceso un lungo contenzioso tra chiesa e ente pubblico senza risoluzione. Al centro della diatriba la struttura che ha accusato i colpi dell’abbandono e, attualmente, in pessime condizioni. A questo si era aggiunta anche la lotta di cittadini e associazioni che cercavano di mediare tra le due parti in rotta di collisione. Su un piccolo eremo, alle spalle della chiesa del Carmelo, si erge il monumento “disabitato”, o quasi. In effetti, in quelle che furono le celle destinate ai frati francescani, andati via da diversi anni, c’è ancora qualche famiglia che, post-terremoto, ha occupato i locali non sapendo dove andare.
CRONACA
6 dicembre 2017
Gragnano. Il convento dei terremotati