Ercolano. Stop agli insulti e alle offese degli haters, il sindaco Ciro Buonajuto si ribella e denuncia i diffamatori-social: il delfino dell’ex premier Matteo Renzi dice basta alla scurrile deriva dei «leoni da tastiera» e segnala al comandante della polizia municipale Francesco Zenti una serie di «messaggi indecenti» postati sulla sua pagina Facebook.
La pioggia di critiche
Dal contestato piano traffico all’emergenza Nu fino alla recente questione delle luminarie per le festività natalizie sono stati giorni difficili per il leader locale del Pd. Contestato dai commercianti di corso Resina – pronti a organizzare una manifestazione di protesta in municipio – e aspramente giudicato attraverso i social network: «Chi sceglie la strada politica è consapevole delle inevitabili critiche a cui può andare incontro – la premessa dell’avvocato capace di rottamare un’intera classe politica a Ercolano e portare a casa la fascia tricolore alle elezioni del 2015 con il 55% delle preferenze -. Solo chi non opera, non sbaglia. Anzi, le critiche costruttive possono costituire uno stimolo a migliorare tutti insieme». Ma ultimamente – complici le difficoltà del Pd a livello nazionale – il vento a Ercolano sembra cambiato, aprendo la strada a una vera e propria campagna d’odio portata avanti principalmente attraverso Facebook. «Posso capire gli sfoghi e le lamentale – ribadisce il primo cittadino – e sono sempre pronto al confronto con i cittadini, come dimostra la recente soluzione dell’apertura della aree-parcheggio all’interno della scuole cittadine. Ma trovo insopportabile l’utilizzo di termini irriguardosi e osceni non solo contro l’istituzione, ma contro l’uomo e la sua famiglia».
Gli insulti personali
Non si nasconde dietro un dito, il leader locale del Pd. A Ciro Buonajuto non sono andate giù le volgarità utilizzate da alcuni internauti: «Contestare civilmente le scelte dell’amministrazione comunale va bene, fare scadere il livello sul piano personale è inaccettabile. L’utilizzo di certe terminologie non solo non rende onore alla battaglia per la legalità avviata dall’amministrazione comunale dal giorno del mio insediamento, ma rischia di danneggiare l’immagine di un’intera città – sottolinea il sindaco – Fino a oggi, abbiamo accettato qualsiasi insulto: adesso credo sia arrivato il momento di riportare qualsiasi discussione su un livello civile».
Le denunce agli haters
Dalle parole ai fatti, il baby Renzi del Vesuviano impiega un attimo: «Ho provveduto già a sporgere denuncia contro tre internauti per le espressioni utilizzate in alcuni commenti – spiega Ciro Buonajuto – e mi regolerò allo stesso modo in caso di ulteriori episodi del genere. Ho voluto una pagina Facebook istituzionale proprio per dialogare costantemente con i cittadini, ma il dialogo deve restare sempre nei confini dell’educazione». Altrimenti, d’ora in avanti, scatteranno le denunce per gli haters di professione pronti a trasformare un lungo di confronto in un’arena virtuale senza regole.
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