Il futuro e lo sviluppo di Pompei al centro di un tavolo tecnico tra Comune, Santuario e Soprintendenza. Nuovo incontro nelle stanze di Palazzo de Fusco per sancire l’alleanza tra le tre istituzioni del territorio mariano che potrebbe riportare la città degli Scavi e del Santuario – visitata ogni anno da oltre quattro milioni di turisti – ai livelli che merita. Il sindaco, Pietro Amitrano, ha incontrato i delegati dei rispettivi Enti per individuare la strada sulla quale procedere per assicurare la riqualificazione e lo sviluppo di Pompei. L’obiettivo è avviare una concreta collaborazione tra le parti, così come più volte ribadito dal primo cittadino. Mai, in passato, Comune, Santuario e Soprintendenza hanno siglato un patto per dare un contributo prezioso alla rinascita della città. L’idea è quella di sottoscrivere un protocollo d’intesa, così da «promuovere un’attenta e funzionale gestione dei servizi che un patrimonio come Pompei deve porre in essere per accogliere al meglio i circa cinque milioni di visitatori annuali», fanno sapere dal Comune.
L’incontro, dunque, è soltanto un primo step per il raggiungimento di un’intesa definitiva per riportare la città, nella sua totalità e complessità, al centro del dibattito politico e amministrativo. Superando, quindi, anche le distanze tra i tre Enti che operano sul territorio. Al centro della discussione diversi argomenti che interessano il futuro della città mariana. Si è parlato soprattutto del Grande Progetto Pompei e delle possibilità che un piano del genere possa offrire al territorio, ma anche di decoro urbano, di ‘immagine’ e di progettualità condivisa. Un programma che va studiato nel dettaglio e che potrebbero garantire anche il decollo della città moderna. Non a caso l’idea del Comune sembrerebbe quella di “spostare” l’Hub ferroviario in via Plinio, a ridosso dell’uscita autostradale, dove c’è l’intenzione di dare vita a una mega area pedonale. Così facendo, si creerebbe una sorta di cerniera tra città antica e moderna, e si scongiurerebbe il rischio di un turismo mordi e fuggi. C’è molta voglia di collaborare, dunque, ma va stilato un piano degli interventi. Magari partendo dai servizi minimi – come parcheggi, viabilità, accoglienza – e stabilendo poi una tempistica a breve, a medio e a lungo termine.
I delegati presenti all’incontro hanno tutti concordato sull’importanza di una maggiore collaborazione, esprimendo la volontà di firmare un protocollo che possa permettere la creazione di una sorta di governance per la condivisione e la gestione comune di problemi annosi e che rischiano di gravare ancora sulla città, ma anche sul Parco Archeologico e sul Santuario. Le parti si sono date appuntamento per un prossimo incontro che avverrà a breve. L’obiettivo è la stipula del patto e per la stesura di un regolamento interno che regoli i lavori del dell’intero gruppo.
La nuova amministrazione di Pompei -sin dai primi mesi- ha sottolineato l’importanza dei numeri registrati col turismo, tra cui anche quello religioso. Pertanto, si studieranno una serie di interventi che potranno migliorare ulteriormente l’immagine della città. Un nuovo introito sarà garantito dalla tassa di soggiorno, i cui ricavi saranno reinvestiti tra marketing e infrastrutture.