C’è una storia preziosa da riscoprire e ce n’è una tutta nuova da scrivere tra i vicoli del centro antico. Tutte e due hanno a che vedere con la cultura perché in fondo è sempre da lì che si riparte quando si tratta di ricostruire identità e speranza. Via Calata del Gesù è una stradina pedonale che dal caos di via Bonito, con il suo traffico e i locali della “movida”, porta a via Gesù arteria del quartiere, con i suoi palazzi dalle nobili ma decadenti architetture settecentesche e le chiese scrigno di tesori artistici e religiosi. Al civico 32 c’è la Biblioteca del Gesù, collegata alla chiesa. E’ lì che i volontari di quattro associazioni di ispirazioni cattolica e una che si occupa di disabili (Progetto Famiglia, Acli, Movimento Cristiano Lavoratori, Senza Frontiere e La Svolta) hanno chiesto agli stabiesi di portare un libro da lasciare “in sospeso” ai ragazzi del quartiere. Come si fa a Napoli con il caffè lasciato pagato in un bar perché chi non può permetterselo se lo possa gustare, qui si chiede di regalare romanzi, fumetti, libri perché i ragazzi del rione possano andare a incontrare, leggere, conoscere storie. Ieri mattina, il primo appuntamento e già diversi cittadini hanno lasciato il loro “pensiero” di Natale. Altri appuntamenti ci saranno durante e dopo le festività natalizie: il 27 e il 28 dicembre dalle 15.30 alle 18.30, i lunedì e i sabato dopo le feste dalle 9.00 alle 13.30. E’ questa la storia nuova che si è cominciata a scrivere anche attraverso la creazione dell’Orchestra Senza Frontiere. Quella più antica, densa di fascino e suggestioni, è quella custodita nella biblioteca al secondo piano che i volontari delle quattro associazioni hanno ripulito. Lì ci sono centinaia di libri stampati anche tre secoli fa. Uno scrigno di tesori che è stato conservato grazie all’opera di don Antonio Cioffi, che ha dedicato una vita alla Chiesa del Gesù. Testi sacri, raccolte di canti gregoriani, una ricca collezione di patristica- la filosofia cristiana dei primi secoli elaborata dai Padri della Chiesa- ma anche più moderne riproduzioni della Divina Commedia. Non mancano le sorprese come un testo in cui sono annotati gli spostamenti dei raggi solari misurati attraverso uno delle prime tipologie di orologio, ma anche una assai più moderna raccolta di testi di Gabriele D’Annunzio. Libri che hanno resistito al tempo e alle sue insidie, alcuni testi non hanno retto alle infiltrazioni d’acqua che pure la struttura ha subìto nel corso del tempo. Libri che riservano emozioni come quella di un appunto scritto a mano tra le pagine di un libro sulla vita dei santi. «Abbiamo ripulito i locali-spiega Nino Di Maio di Progetto Famiglia- C’è bisogno di esperti per catalogare i libri e di una rete di volontari e associazioni per animare le iniziative che qui potranno svolgersi qui. Abbiamo iniziato». A scrivere una storia nuova sulla quale veglia quella antica tutta da riscoprire.
M|CULT
18 dicembre 2017
L’antica biblioteca del Gesù riparte dal libro “sospeso”