Aveva ideato un minuzioso sistema di affari in cella. Mattia Iovine, 32enne originario di Pompei, giaÌ noto alle forze dell’ordine per un cumulo di reati contro il patrimonio, gestiva il mercato nero direttamente dalla cabina di regia che aveva allestito nella casa circondariale di Vicenza. Aiutato dai parenti e da altri due detenuti, in collaborazione con alcuni agenti corrotti della polizia penitenziaria, Iovine riusciva a fare arrivare all’interno del carcere di San Pio X merce di ogni genere. Da sostanze stupefacenti a telefoni cellulari, passando addirittura per le schede sim, con tanto di intestatari ttizi. Un sistema smascherato nelle ultime ore dalla squadra mobile della questura di Vicenza al termine di una lunga attivitaÌ investigativa. I poliziotti hanno messo le manette ai polsi a tre persone, tra cui un agente della polizia penitenziaria. Si tratta di Simone Notarianni, 43 anni, originario di Motta Santa Lucia (Catanzaro). L’arresto eÌ scattato anche per il detenuto Mattia Iovine, 32 anni di Pompei, e per la compagna Barbara Schiesari, 45 anni di Rovigo. Altre otto persone, invece, sono state iscritte nel registro degli indagati.
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