Mille euro per trasportare un carico di cocaina da Napoli a Catania. Un gettone da fame, se si considera il rischio di essere incastrato dagli investigatori, la conseguenza di incassare una dura condanna e trascorrere lungo tempo in carcere. Con l’accusa di traffico di sostanze stupefacenti.
Una conseguenza che sta vivendo sulla sua pelle Antonio Pane, un trentenne di Castellammare di Stabia, a cui la Cassazione ha rigettato il ricorso contro la custodia cautelare in carcere. I suoi legali chiedevano una pena meno afflittiva, magari con il trasferimento ai domiciliari con il braccialetto elettronico. Ma niente da fare. Non è passata la tesi difensiva che Pane avesse mostrato spirito collaborativo in ambito processuale, confessando la sua colpevolezza.
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