Natale a casa per Enzo Guarino, il 34enne arrestato con altre due persone il 6 dicembre per la sparatoria del 10 settembre nel centro antico contro chi aveva picchiato un pusher “colpevole” di non rifornirsi dal clan D’Alessandro in cui rimasero feriti Giovanni Battista Panariello e Michele De Luca, fratello del più noto Antonio “ vaccarella”.
Il Tribunale del Riesame di Napoli ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei suoi confronti dal gip Alessandra Ferrigno su richiesta della Dda con l’accusa di concorso in lesioni aggravate dalla modalità camorristica rimettendolo in libertà e accogliendo così pienamente l’istanza presentata dai suoi difensori, gli avvocati Antonio de Martino e Francesco Romano. Ora bisognerà attendere 45 giorni per conoscere le motivazioni che hanno spinto i giudici della X sezione del Riesame di Napoli (presidente Lucia La Posta, a latere Elena Valente e Paola Lombardi) ad annullare l’ordinanza ma sin da ora è plausibile ipotizzare che sia stato proprio l’elemento della consapevolezza di quanto stesse avvenendo determinante nella decisione di scarcerare Guarino. Su quello hanno insistito i difensori.