«La scelta di congelare il provvedimento da parte del Governo è un buon segnale, a patto che faccia da preludio a un tavolo di discussione e concertazione serio, nell’interesse reciproco di azienda e territori. Ho condiviso le reazioni dei tanti – dai sindaci al presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso – che hanno sollevato dubbi sui rischi legati alla realizzazione dell’opera. Con particolare riferimento alla fragilità idrogeologica e ai rischi sismici del territorio abruzzese. Un paradosso che vede da una parte i possibili effetti della realizzazione del gasdotto e dall’altra gli interventi previsti per Sulmona nel programma Casa Italia sulla prevenzione anti-sismica. Questi e altri nodi devono, ora, essere sciolti in fretta, in vista dell’incontro del prossimo 8 gennaio a Roma. Amministrazioni locali, regione e Governo – l’appello di Cozzolino – lavorino insieme per trovare una piattaforma comune, con cui confrontarsi con i vertici aziendali, scongiurando interventi scellerati che danneggino un territorio tanto importante per il nostro Paese che è già stato duramente segnato da eventi naturali devastanti in questi anni».