La Procura non ha ancora acquisito la cartella clinica del primo ricovero, slitta di qualche giorno l’autopsia sul corpo di Umberto Schettino, parrucchiere di Castellammare di Stabia ma con attività a Pompei morto all’ospedale Ruggi di Salerno giovedì scorso dopo due mesi di calvario. La documentazione sanitaria risale a quando il 45enne stabiese si presentò per la seconda volta nel plesso ospedaliero salernitano dopo che le sue condizioni erano peggiorate in seguito alla prima visita di controllo effettuata a novembre, su consiglio del suo medico curante, al pronto soccorso del nosocomio salernitano.
Per adesso sono 25 gli indagati dal sostituto procuratore titolare del fascicolo d’inchiesta Roberto Penna ma la lista potrebbe allungarsi anche in virtù della documentazione mancante, necessaria per l’esame autoptico, che stabilirà quanti altri sanitari hanno avuto sotto cura lo sfortunato coiffeur stabiese. Vittorio