Casapound scende in campo per le Politiche e candida capolista alla Camera nei tre collegi plurinomali Emmanuela Florino, portavoce del movimento politico a Napoli e figlia dell’ex senatore Michele. Sabato dalle 10 alle 20 alla sezione Berta di Napoli la raccolta firme per sostenere Casapound al Parlamento (ce ne vogliono 375 per presentarsi in ogni collegio), a cui seguirà in serata il tesseramento 2018. “Mi auguro non ci saranno attacchi o assalti alla sezione – dice Florino riferendosi ai centri sociali che pure sono in corsa con la lista Potere al Popolo – che ognuno possa fare la sua raccolta firme e campagna elettorale perché la democrazia lo prevede. Anche se loro con le idee – aggiunge – sono fermi a settant’anni fa”. La settimana scorsa gli eventi di Casapound a Torre del Greco e Somma Vesuviana “sale piene, bellissima sorpresa” dicono gli attivisti del movimento, che a Napoli fa 150 iscritti, ma si sta radicando anche negli altri Comuni dell’area metropolitana.
Il tentativo nel 2013 finito con l’arresto
Non la prima volta alle Politiche. Casapound aveva tentato da Napoli la scalata al Parlamento anche nel 2013. Ma esattamente poche ore prima della consegna delle liste e ad un mese dalle elezioni, il blitz delle forze dell’ordine con l’arresto di dieci attivisti e diverse accuse: dalla banda armata alle lesioni a pubblico ufficiale e attentati incendiari. A finire ai domiciliari anche la Florino, all’epoca candidata alla Camera dei deputati.
“Non amo le competizioni per colpa di papà”
“Scendo in campo perché me l’ha chiesto il movimento – dice Florino annunciando la sua candidatura -, ma non l’ho chiesto. Molti ci tengono ad essere a tutti i costi nelle liste per il Parlamento, ma per me non è mai stato così. Fin da piccola ho vissuto le competizioni elettorali di papà, ecco perché per me non hanno alcun fascino, altroché”.
Il vento è favorevole
Ricordi e blitz a parte, ora la sensazione è che il vento sia a favore. “Alle scorse elezioni eravamo ancora un movimento giovane, ora i tempi sono maturi: c’è un grande interesse verso Casapound e siamo certi che riusciremo ad entrare in Parlamento. Questo perché la gente è stanca e anche a Napoli hanno capito che quelli che mettono al primo posto i cittadini e fanno sociale siamo noi”.
La bordata ai centri sociali
Nei giorni scorsi la denuncia di un “rapporto di potere conclamato tra il sindaco Luigi de Magistris e gli attivisti dei centri sociali”. Una “holding” l’ha definita Florino “dove questi ultimi possono permettersi il lusso di occupare gli immobili abbandonati senza che nessuno intervenga. Ma invece di occupare per dare case ai tanti napoletani in attesa di un alloggio popolare – la lista è scioccante – non lo fanno. E questo perché cozzerebbe con la loro politica per aiutare gli immigrati”. Immigrati per cui la Florino sottolinea “non ho nulla contro di loro, sono cresciuta con una donna domenicana perché i miei lavoravano. Ma se stanno qui è giusto che rispettino le nostre regole, com’è giusto garantire gli italiani prima di tutto. Invece in nome di quello che ormai è il business dell’immigrazione questo non avviene”.
Pronti ad aiutare anche de Magistris
No all’euro, l’istituzione del mutuo sociale, battaglia alle mafie, fondi per sostenere chi ha figli da 0 a 16 anni, il blocco dell’immigrazione con un intervento sulle coste libiche e il rientro immediato per chi non lavora o commette reati gravi. Sono alcune delle proposte di Casapound che per Napoli immagina il trasferimento di tutte le sedi istituzionali nell’Albergo dei poveri, il rilancio di piazza Carlo III e di tutte le periferie. “La nostra politica è per il bene dei territori, motivo per cui se entreremo in Parlamento siamo disposti anche a dialogare con il sindaco de Magistris e a sostenere anche le sue proposte se sono nell’interesse della città e dell’area metropolitana”.