«Sta la finanza, voglio te per un controllo alla ditta tua». La telefonata arriva sul cellulare di Alessio Cola da una seconda persona. I finanzieri della compagnia di Ottaviano piombano nella sede della Pluriservice per un controllo fiscale. Il 24enne va nel panico e da subito indicazioni al collaboratore di far sparire una busta: «Stai davanti a loro – dice – mi devi fare un attimo un favore, veloce giù un attimo sotto alla scrivania c’è una scatola Vulcan Tex, c’è una busta la devi prendere e me la devi portare, dentro stanno documenti miei». Prima che il collaboratore possa effettuare lo spostamento della busta, i finanzieri che nel frattempo avevano già rintracciato la telefonata di Cola decidono di controllare e verificare il contenuto della busta. All’interno il tesoretto della holding: decine e decine di sim e almeno venti telefonini delle più svariate marche. I finanzieri riscontrano così che i metodi di comunicazione erano tutti criptati. Le schede non erano di gestori italiani, viceversa erano utenze dedicate e la maggior parte spagnole.
CRONACA
22 gennaio 2018
Torre Annunziata. Sim nascoste in cassaforte “c’è la finanza, falle sparire”