Sette atti «falsi». Sette relazioni «mendaci», come scrivono i giudici. Sono i documenti prodotti dall’architetto Massimiliano Bonzani, destinatario della misura cautelare dell’obbligo di dimora fuori dalla regione Campania. Il progettista eÌ accusato di falsitaÌ in atto pubblico e nelle istanze urbanistiche, nell’ambito dell’inchiesta sul crollo della palazzina costata la vita a otto persone. Per sei mesi i magistrati e le forze dell’ordine hanno messo insieme una serie dettagli: hanno raccolto atti pubblici, Scia (segnalazione certificata di inizio attivitaÌ) Cila (comunicazione per l’inizio lavori per la manutenzione straordinaria), sequestrato fascicoli e messo tutto nero su bianco. Nell’ordinanza che ha portato alla misura cautelare il gip Antonio Fiorentino ha raccolto tutti i documenti falsi stilati da Bonzani.
CRONACA
24 gennaio 2018
Torre Annunziata. Crollo Rampa Nunziante, i falsi di Bonzani: sette atti nel mirino