«Non facevo il “palo” per i rapinatori. Io con questa storia non c’entro niente. Ero davanti alla banca perché dovevo prelevare dei soldi al bancomat. Chiedetelo al Banco di Napoli, sono un loro correntista da anni». Si è difeso così Rossano Apicella, 40enne di Gragnano, durante il processo che lo vede imputato per concorso in un tentativo di rapina. La dichiarazione spontanea resa dell’imputato – alla sbarra con lui c’è anche Pasquale Cimmino, 24 anni – è arrivata nel corso dell’ultima udienza del procedimento che si celebra davanti ai giudici della sezione penale del tribunale di Torre Annunziata.
I due imputati sono stati incastrati da un’inchiesta messa in piedi dai carabinieri di Gragnano. Nel maggio del 2017 i militari hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare – emessa dal tribunale – a carico di Cimmino e Apicella. Secondo la Procura, Apicella e Cimmino avrebbero preso parte a un tentativo di rapina messo a segno – il 5 agosto del 2016 – ai danni della sede del Banco di Napoli di Gargano, in via Vittorio Veneto. I due sono accusati di aver svolto il ruolo di “palo” all’esterno dell’istituto di credito di via Vittorio Veneto, segnalando ai rapinatori l’arrivo delle forze dell’ordine. Per questa vicenda sono entrambi stati rinviati a giudizio – a dicembre dello scorso anno – e sono finiti a processo.