Beni per oltre 10 milioni di euro sono stati sequestrati dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Palermo e di Trapani a Vittorio Morace, socio di maggioranza della ‘Liberty Lines spa’ e presidente della società sportiva Trapani Calcio srl. Il provvedimento scaturisce dalle risultanze emerse durante l’attività investigativa sfociata nell’operazione Mare Monstrum del 19 maggio 2017. Le indagini hanno fatto emergere, spiegano gli investigatori dell’Arma, il “patto corruttivo” stretto da Morace, all’epoca dei fatti presidente pro tempore della società di navigazione Ustica Lines spa con Salvatrice Severino, dirigente pro tempore dell’assessorato ai Trasporti della Regione siciliana. L’accordo avrebbe portato la dirigente a predisporre e confezionare bandi di gara relativi all’affidamento quinquennale del servizio di collegamento marittimo con mezzi veloci tra la Sicilia e le isole minori, secondo “modalità collimanti” con gli interessi della compagnia di navigazione. “La dirigente, inoltre – dicono gli inquirenti – avrebbe erogato in favore di ‘Ustica Lines spa’ i richiamati 10 milioni di euro a titolo di compensazioni finanziarie per prestazioni di trasporto marittimo mai rese dalla società”, ricevendo in cambio beni di lusso e l’assunzione della figlia nella stessa società di navigazione.
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15 febbraio 2018
Trapani. Sequestrati beni per oltre dieci milioni di euro al presidente del club