Ombre sui preti
Francesco vuole la verità sui presunti abusi a Ponticelli Commissione per la tutela dei minori. «Basta coi social»
Papa Francesco mette a segno un altro tassello nella lotta alla pedofilia: rinnova la Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori, confermando alla guida il cardinale di Boston, Sean O’Malley, e nominando 16 membri, tra i quali 9 di nuova nomina. Tra questi ultimi c’e’ anche Ernesto Caffo, fondatore e presidente di telefono azzurro.
La commissione
Al via i lavori da aprile; prevista anche la costituzione di una associazione per i ‘sopravvissuti’. Nella Commissione ci sono anche ex vittime. Intanto il Vaticano ha riaperto il caso del prete accusato di pedofilia a Ponticelli. Era fermo alla Congregazione della Dottrina della Fede ma ora sarebbero spuntate nuove vittime del prete accusato e Papa Francesco avrebbe deciso di andare a fondo. L’inviato di Bergoglio per il caso del Cile, mons. Charles Scicluna, ha invece cominciato oggi la sua missione, da New York, dove ha ascoltato una delle vittime (Juan Carlos Cruz) del rev. Fernando Karadima, i cui abusi sarebbero stati coperti dall’attuale vescovo di Osorno, mons. Juan Barros. Proprio con il caso cileno si parlò di una distanza tra il Papa e il cardinale O’Malley; la conferma di oggi mette alle spalle la vicenda.
«Papa Francesco, ha prestato molta considerazione e preghiera – commenta il cardinale americano – nel nominare questi membri. I commissari appena nominati aggiungeranno una prospettiva globale nella protezione dei minori e degli adulti vulnerabili. Il Santo Padre ha assicurato la continuità del lavoro della nostra Commissione ». La sessione di apertura della Plenaria di aprile inizierà con un incontro privato con diverse persone che hanno avuto esperienza di abuso. Sono state intraprese anche consultazioni allo scopo di creare un “Gruppo Consultivo Internazionale di Sopravvissuti”. Ma un ex membro della Commissione, ex vittima che si era dimessa in polemica con quello che lei considerava immobilismo nelle decisioni, Mary Collins, oggi commenta: «Perchè non rinominare i membri disposti a proseguire i progetti importanti sui quali avevano lavorato con il primo mandato. Invece nuove persone che ripartono da zero». Il caso era fermo nella Congregazione della Dottrina della Fede in attesa di altri elementi di prova. Il prete accusato e’ don Silverio Mura, la presunta vittima è Diego Esposito, al quale ora si sarebbero aggiunte altre persone.
Il Papa e i social
«Io non so usare i network e queste cose, no, neppure il telefonino, non ne ho. Non so. Quel linguaggio non so usarlo. Internet e queste cose, io non so usarle. Quando devo inviare un e-mail lo scrivo a mano e il segretario lo passa». Lo ha confessato Papa Francesco parlando ai sacerdoti romani; un incontro che si e’ svolto giovedì a porte chiuse e il cui discorso è stato diffuso oggi. «Si può non avere l’abilità di usare le nuove tecniche; si può non trovare la metodologia pastorale che oggi ci vuole. Questo è vero, è un’esperienza. Oggi la realtà va tanto avanti, che io non riesco a farlo. Però la cosa più importante a questa età è quello che si può fare: quello di cui oggi ha bisogno la gente, il sorriso, offrire uno sguardo amabile».
Paolo VI
Francesco annuncia, Paolo VI sarà santo entro l’anno Forse a ottobre. Poi scherza: «Benedetto e io in lista attesa». La notizia era attesa: per la canonizzazione di Paolo VI manca infatti soltanto l’ultimo passaggio, ovvero l’autorizzazione del decreto da parte di Papa Francesco e la decisione sulla data. In qualche modo Bergoglio ha già anticipato la decisione: «Paolo VI – sono le sue parole sarà santo quest’anno».