E’ stato eseguito oggi, disposto dalla Procura di Latina, l’esame esterno dei corpi di Martina, 7 anni, e Alessia, 13 anni, uccise ieri all’alba in casa dal padre, l’appuntato dei carabinieri Luigi Capasso, che in precedenza aveva ferito gravemente la moglie Antonietta Gargiulo e che poi, dopo ore dal duplice delitto delle bambine, si e’ tolto la vita nella stessa abitazione. Secondo i primi riscontri, Martina e’ stata uccisa nel sonno: il suo corpo e’ stato infatti trovato ancora sotto le coperte. Il corpo di Alessia e’ stato invece trovato poco distante dal letto: e’ probabile che quindi la ragazzina sia stata svegliata dal rumore del primo sparo in casa – se, come sembra, la prima a morire e’ stata Martina nella sua cameretta – e si sia istintivamente alzata. E ancora assonnata potrebbe aver mosso alcuni passi. Incrociando quindi il padre. Nella comunita’ di Cisterna di Latina ci si aggrappa a una speranza, sia pur davvero piccola, quasi nulla: che essendo assonnata e ancora buio, Alessia non si sia resa conto di quanto gia’ avvenuto nell’altra cameretta e di quanto stesse per compiere il padre nei suoi confronti. Sarebbe infatti ancor piu’ terribile immaginare che possa essersi resa conto della morte della sorellina e quindi aver visto il padre puntare l’arma contro di le
CRONACA
1 marzo 2018
Strage di Cisterna di Latina. La figlia più grande uccisa fuori dal letto