Aveva dodicimila foto e filmati di ragazzini nudi o ripresi in scene di sesso. Li custodiva in 12 hard disk da due terabite l’uno e li scambiava su internet con almeno 200 persone. La collezione dell’orrore – scoperta dalla polizia postale di Torino – era di un maestro di Castellammare di Stabia, che insegnava in una scuola elementare di Corciano, in provincia di Perugia. Gli agenti sono riusciti a risalire all’insegnante infiltrandosi in una chat frequentata da pedofili. Dopo 10 giorni di carcere, il Riesame ha accolto l’istanza presentata dagli avvocati Claudio Rotunno e Luca Graziani ed ha concesso gli arresti domiciliari al 45enne, che già ieri è tornato a Castellammare di Stabia, a casa dei genitori. I giudici hanno tenuto conto di una lettera scritta dalla mamma del maestro accusato di detenzione e diffusione di materiale pedopornografico. «In casa non abbiamo il computer», ha scritto l’anziana donna e questo di fatto renderebbe impossibile per il maestro reiterare il reato.
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