Sono giorni difficili per gli scafatesi, e non solo per il clima di paura avvertito dall’esplosione delle bombe a danno di attività commerciali. Complice anche il mal tempo incessante e una pressoché assenza di manutenzione ordinaria, la città è letteralmente “sprofondata”, oltre ad essere al buio. Non si parla d’altro, nei bar, al mercato, fuori le scuole ma soprattutto sui social, dove la pubblicazione di buche e auto danneggiate è oramai diventata virale e monotematica. «Tutte le strade portano al gommista»; «benvenuti a Scafati, lasciate ogni gomma voi che vi entrate»; «una buca al giorno toglie l’ammortizzatore di torno» sono solo alcuni degli ironici slogan che girano per la rete. Il problema è però serio, e non riguarda solo le periferie. Alcuni importanti e trafficate arterie si presentano “a macchia di leopardo” e risulta arduo trovare anche soli cento metri di strada senza buche. Ampie, profonde e pericolosissime, gran parte sono del tutto prive di segnaletiche e messe in sicurezza. Tutti fattori che lasciano comprensibilmente pensare ad un boom di richieste di risarcimento danni al Comune, come già avevano ammonito alcuni legali scafatesi e associazioni di consumatori. Di notte la città è a tratti impraticabile, tra illuminazione assente e manto stradale dissestato. Ad esempio, via Domenico Catalano e via Niglio, densamente abitate e trafficate, sono al buio totale da giorni. Condizioni che favoriscono gli incidenti. Giovedi sera, un uomo è stato investito mentre portava a spasso il cane.
CRONACA
10 marzo 2018
Scafati. Strade al buio e piene di buche