Torre del Greco. Ha ospitato artisti d’eccezione, provenienti da ogni angolo d’Italia. E, fino agli anni Novanta, era il punto di riferimento per gli amanti della «settima arte» all’ombra del Vesuvio. Ora, a trent’anni di distanza, Torre del Greco rischia di perdere l’ennesimo pezzo di storia: il cinema-teatro Metropolitan di via Antonio Luise. E al posto di un simbolo della cultura potrebbe spuntare un mega-store, un centro commerciale destinato a mettere in ulteriore difficoltà le piccole e medie attività della zona.
Il via libera ai lavori A scatenare curiosità e preoccupazione in corso Umberto e dintorni – l’area racchiusa tra piazza Santa Croce e piazza Luigi Palomba – l’autorizzazione paesaggistica rilasciata dall’ente di palazzo Baronale all’ex consigliere comunale Mario Altiero, amministratore unico della «società cinema teatro Metropolitan». Un via libera finalizzato – come da istanza prodotta dall’attuale esponente del Pd – alla realizzazione di «interventi di ristrutturazione edilizia e riqualificazione dell’ex cinema-teatro Metropolitan». Un progetto di recupero e rilancio dello storico simbolo di Torre del Greco? Nient’affatto, perché al posto del «casermone» in cui sono stati proiettati migliaia di film e in cui si sono esibite note compagnie teatrali nascerà un ampio e moderno centro commerciale. I lavori ora autorizzati dal Comune, infatti, prevedono – insieme al necessario puntellamento delle attuali strutture abbandonate in pratica da trent’anni e alla demolizione dei manufatti interni – lo scavo del piano della platea fino a quota del calpestio per il piano garage e l’inserimento di nuove strutture interne in acciaio. Il tutto, si precisa all’interno del progetto, a parità di sagoma e volume. Una trasformazione radicale, inizialmente in grado di fare pensare a un maxi-parcheggio al servizio della zona del centro storico. Invece, come trapela da ambienti vicini all’ex consigliere comunale Mario Altiero, al posto del cinema-teatro Metropolitan nascerà un centro commerciale: un mega-store dietro cui – come già avvenuto all’epoca in cui l’ex sindaco Ciro Borriello avrebbe voluto «privatizzare» gli ex Molini Meridionali Marzoli – imprenditori provenienti dalla Cina. Ma i dettagli sull’intera operazione saranno noti solo in un secondo momento.
Il declino culturale L’unica certezza, al momento, resta l’addio all’ennesimo pezzo di storia di Torre del Greco. Non il primo all’ombra del Vesuvio: a poche decine di metri dal cinema-teatro Metropolitan resta chiuso dalla fine degli anni Novanta il cinema Iris di via Gradoni e Cancelli, mentre negli ultimi dieci anni ha chiuso i battenti anche il cinema Oriente di via Vittorio Veneto di proprietà della stessa famiglia a capo del teatro Augusteo a Napoli. Oggi il cinema Oriente rischia di cadere a pezzi, come testimoniano le impalcature e le transenne presenti all’esterno dell’immobile. L’unico «tempio» del cinema e del teatro in città resta il multisala Corallo di corso Vittorio Emanuele, sopravvissuto agli attacchi del tempo e alle «tentazioni» di nuove destinazioni d’uso.