Scafati – «Il provvedimento di scioglimento si basa sull’accertata diffusione sul territorio della criminalità organizzata e non ha natura di provvedimento “sanzionatorio”, non avendo finalità repressive nei confronti di singoli, ma risponde allo scopo fondamentale di salvaguardare la funzionalità dell’amministrazione pubblica». E’ uno dei passaggi con cui il Tar del Lazio ha ritenuto inammissibile il ricorso presentato da ex consiglieri e assessori di Scafati contro lo scioglimento dell’Ente di Palazzo Mayer. I ricorrenti contestavano l’eccesso di potere, l’inesistenza dei presupposti, il difetto di istruttoria e di motivazione, l’errore dei presupposti e l’illogicità manifesta».
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