Pitbull cresciuti in allevamenti abusivi, in condizioni di degrado e senza alcun microchip. Arrivati chissà da dove e senza alcuna certificazione, rinchiusi in box e senza nemmeno un nome identificativo. Ad alcuni di questi avevano persino tagliato le orecchie. E’ la scoperta che hanno fatto i finanzieri del comando di Torre Annunziata – agli ordini del colonnello Geremia Guercia che hanno passato al setaccio diversi allevamenti della zona. L’operazione è partita da Torre Annunziata dopo una serie di segnalazioni: gli uomini delle fiamme gialle hanno effettuato decine di controlli tra Pompei, Torre Annunziata e Poggiomarino. Qui hanno verificato che all’interno di alcuni allevamenti c’erano decine di pitbull. Una razza di cani molto particolari rinchiusi in box piccoli e angusti. La maggior parte erano femmine e nessuna di queste aveva il microcip identificativo, un cip identificativo che serve a dare il quadro anagrafico dell’animale. Una parte di questi cuccioli sono stati sottoposti a sequestro e affidati temporaneamente al canile Dog Park di Ottaviano. Nei guai sono finite tre persone che ieri mattina sono state giudicate davanti al giudice del tribunale monocratico di Torre Annunziata con l’accusa di maltrattamento per animali, accusa più importante.