Un disagio che si ripete, puntualmente, ogni mese. Gli operatori del servizio di spazzamento e raccolta differenziata dei rifiuti sono di nuovo in subbuglio. Il motivo, manco a dirlo, è sempre lo stesso: il mancato pagamento degli stipendi da parte della ditta affidataria dell’appalto, la Buttol. E non a causa della mancata corresponsione del canone mensile da parte del Comune, che è stata effettuata a inizio settimana secondo quanto riferito dall’ente di via Vittorio Veneto.
Un copione che si ripete quasi ogni mese, e che infatti era stato previsto dai lavoratori, che nei giorni scorsi – in tempi quindi non sospetti – avevano comunicato al Comune che in caso di ritardi, anche questo mese, avrebbero dato vita a un presidio pacifico di protesta nei pressi della casa comunale. Protesta che, a questo punto, dovrebbe andare in scena questa mattina, a meno di novità dell’ultimissima ora. La ditta, dal canto suo, precisa che si tratta di tempi tecnici dovuti al passaggio del mandato effettuato dal Comune alla banca da cui materialmente vengono erogati gli stipendi ai circa 50 operai impegnati sul cantiere di Gragnano. Entro la giornata di oggi – assicura la Buttol – i pagamenti partiranno sicuramente. Una rassicurazione che però da sola non è più sufficiente a far dormire sonni tranquilli a molti degli operai, soprattutto ai tanti che si trovano a capo di famiglie monoreddito. «Anche noi abbiamo delle scadenze – spiega uno di essi – con il padrone di casa, con le rate di mutui e finanzarie: tutta gente che non ammette scuse di nessun genere. Noi invece dobbiamo essere comprensivi, aspettare non si sa bene che cosa, visto che ogni mese è sempre la stessa storia, e accogliere il pagamento dello stipendio come se fosse quasi un atto di generosità e non il riconoscimento sacrosanto per il lavoro effettuato».