Torre del Greco. La delusione è nascosta dietro un paio di occhiali da sole: Giovanni Aurilia è seduto al tavolino di un noto bar del centro storico, a due passi dall’abitazione di via Diego Colamarino in cui vive da 40 anni. Con regolare domicilio, sebbene la residenza ufficiale non sia a Torre del Greco per motivi di lavoro. Un «dettaglio» alla base dell’esclusione dell’irriducibile obbligazionista della Deiulemar compagnia di navigazione – sempre in prima linea per provare a ottenere giustizia per il fallimento da 800 milioni di euro capace di inguaiare 13.000 famiglie di risparmiatori – dalla lista del Movimento 5 Stelle. «Mi hanno giocato – l’amara riflessione di chi avrebbe dovuto rappresentare il «popolo dei truffati» all’interno dello schieramento grillino -. Mi era stato detto già in principio della regola legata alla residenza nel Comune al voto e mi era stato chiesto di cambiare, come immagino sia stato chiesto a diversi candidati al consiglio comunale e non solo. Per motivi di lavoro non mi potevo prestare al trucchetto, perciò chiesi la possibilità di una deroga». Una richiesta effettuata a gennaio – all’epoca in cui Luigi Sanguigno, oggi candidato sindaco del M5S, recuperava la sua residenza a Torre del Greco dopo 10 anni trascorsi a Napoli – e rimasta in sospeso per tre mesi, fino alla bocciatura ufficiale arrivata dai «cervelloni» di Milano. «Evidentemente l’onorevole Luigi Gallo non deve avere grande peso politico – sottolinea Giovanni Aurilia -. Non volevo calpestare le regole, solo avere una risposta in tempi brevi. Così mi hanno tarpato le ali e, conseguentemente, deluso le aspettative di chi sperava di avere un rappresentante dei risparmiatori della Deiulemar compagnia di navigazione a palazzo Baronale». Aspettative frustrate a soli 15 giorni dalla presentazione delle liste, quando potrebbe diventare impossibile rilanciare l’iniziale idea di una civica formata solo da risparmiatori. Magari a sostegno del M5S: «Ma oggi – conclude Giovanni Aurilia – mi sembra impossibile».
politica, Torre del Greco
1 maggio 2018
M5S, schiaffo ai risparmiatori Deiulemar: a Torre del Greco l’obbligazionista resta tagliato fuori dalla lista