Nel nostro paese la reputazione di Huawei ed il gradimento verso i suoi prodotti, smartphone in primis, sono in costante crescita grazie all’impegno nel soddisfare le esigenze dei clienti, in termini estetici e di prestazioni. Uno degli elementi chiave di questo successo è la particolare attenzione che la multinazionale cinese dedica al comparto fotografico dei propri device. Ne è prova la collaborazione con Leica, azienda leader nel settore imaging, iniziata con il P9, proseguita con P10 e P10 Plus, fino ad arrivare al rivoluzionario P20 Pro, primo modello al mondo ad essere dotato di tripla fotocamera, che, a poco più di un mese dal lancio a Parigi, è già diventato il suo top di gamma più venduto di sempre in Europa occidentale.
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Nella confezione di vendita, oltre il telefono troviamo il caricatore SuperCharge 5V/4.5A (ricarica completa in meno di 90 minuti), un cavo USB/USB Type-C, degli auricolari in ear di discreta qualità con attacco USB Type-C (non è presente jack audio da 3.5 mm ma in dotazione c’è un adattatore per il jack standard), l’eiettore del vassoio SIM, una pellicola proteggi schermo, già applicata, ed una cover in silicone trasparente.
Vetro (Gorilla Glass 5 con efficace trattamento oleofobico) e metallo per la scocca unibody priva di spigoli e dalle linee arrotondate. È elegante e ricercata nel design, piacevole al tatto ma leggermente scivolosa. Le dimensioni (155×73,9×7,8 mm) sono relativamente compatte tenuto conto del grande schermo, che si raccorda in modo armonioso ai bordi smussati in alluminio cromato, garantendo una presa confortevole. Anche il peso (180 g) è contenuto, ben distribuito e bilanciato. La certificazione IP67 garantisce la resistenza alla polvere e all’immersione in acqua fino a 1 metro per 30 minuti.
Nella parte frontale, caratterizzata da un elevato rapporto screen-to-body (81.9%) e da cornici ultra sottili, c’è il display di diagonale 6.1”, in basso, una sottile striscia nera con al centro il pulsante home con un efficace lettore di impronte digitali integrato, in alto, l’ormai famoso “notch”, la tacca nera che interrompe il display, qui più stretta di quella vista per la prima volta su iPhone X, e contiene i sensori (luce ambientale, prossimità), la fotocamera frontale, la capsula auricolare ed un piccolissimo led. Lungo il bordo laterale, a destra, il pulsante on/off e il bilanciere del volume, a sinistra il cassettino estraibile per due nanoSIM, in basso, il connettore USB Type-C e due casse audio stereo potenti e con bassi corposi. Nella parte posteriore, con finitura a specchio, allineati in verticale, leggermente sporgenti, spiccano i tre obiettivi delle fotocamere di cui dispone P20 Pro, e il flash LED bicolore.
Il display con un form factor 18.7:9 è un AMOLED dalla elevata luminosità ed in grado di riprodurre fedelmente i colori. La risoluzione è Full HD+, ovvero 1080 x 2240 pixel, più che sufficienti per riprodurre in modo definito qualsiasi contenuto multimediale e fornire un’ottima anteprima delle foto scattate. Supporta l’Always On, visualizzando però soltanto orario, data e percentuale della batteria.
La dotazione hardware vede la presenza di uno dei migliori chipset attualmente in circolazione: il Kirin 970, sviluppato da Huawei, un octacore (4*Cortex A73 2.36 GHz + 4*Cortex A53 1.8 GHz), poco energivoro grazie al processo produttivo a 10 nm, che integra un’unità di elaborazione neurale dedicata (NPU), a supporto dell’Intelligenza Artificiale.
Presenti anche 6 GB di memoria RAM LPDDR4X e la GPU Mali-G72MP12 a 12 core. La memoria interna UFS 2.1 è da 128 GB, non espandibile. Come abbiamo sperimentato nel corso della nostra prova, le prestazioni sono eccellenti, con avvii fulminei e grande fluidità, assenza di lag o impuntamenti, nell’utilizzo di app, nella navigazione web, nella fruizione di contenuti multimediali e dei giochi più “pesanti”. Anche con il multitasking più spinto, non abbiamo mai registrato aumenti di temperatura anomali.
Per quanto riguarda la connettività sono presenti 4G LTE, Wi-Fi (2.4G / 5G, 802.11 a/b/g/n/ac), Bluetooth 4.2, NFC. Per la navigazione turn-by-turn, sono supportati GPS, Glonass e BDS.
Eccellente la qualità delle chiamate telefoniche, grazie a un sezione radio con un segnale telefonico stabile, a microfoni efficienti, a capsula auricolare e a vivavoce dall’elevata resa. Il P20 Pro è un dual SIM dual standby, tramite impostazioni è possibile scegliere la SIM predefinita per dati, chiamate e messaggi.
La batteria integrata da ben 4000 mAh ci ha consentito di arrivare alla fine di un’intensa giornata di utilizzo con un’autonomia residua di quasi il 30%. Un utilizzo normale del dispositivo, sfruttando anche le opzioni di risparmio energetico, permette di non ricaricare per almeno due giorni.
La sezione fotografica è il punto di forza di questo terminale e garantisce una grande flessibilità di utilizzo nelle più svariate situazioni. Come già detto, sono 3 le fotocamere posteriori sviluppate in partnership con Leica: una con sensore RGB da 40 MP e obiettivo f/1.8 focale equivalente da 27 mm, la seconda con sensore monocromatico da 20 MP e obiettivo f/1.6 focale equivalente da 27 mm, la terza da 8 MP con il teleobiettivo VARIO-SUMMILUX f/2.4 focale equivalente da 52 mm (zoom ottico 3X) o 80 mm (Hybrid Zoom 5X).
L’ampia apertura degli obiettivi, unita alla stabilizzazione assistita da AI, consente, in condizioni di scarsa luminosità, di ottenere foto straordinarie, sfruttando tempi di esposizione lunghi anche a mano libera senza fare uso di cavalletto.
Non sono, ovviamente, da meno le fotografie scattate con buone condizioni di luce. Eccezionale il punta e scatta, grazie alla modalità Ultra Snapshot è possibile scattare in meno di 0.3 secondi semplicemente facendo doppio clic sul bottone del volume anche partendo da schermo spento. Sfruttando la NPU (Neural Network Processing Unit) il P20 Pro identifica automaticamente più di 500 diversi scenari in 19 categorie e seleziona modalità e impostazioni di camera migliori, così da ottenere immagini di qualità professionale anche se scattate da neofiti. Per immortalare i soggetti in movimento c’è la messa a fuoco predittiva in 4D. Da segnalare la funzione di composizione assistita sempre tramite AI, che fornisce suggerimenti intelligenti per l’inquadratura di gruppi e paesaggi. Supportati dalla stabilizzazione a sei assi i video si possono registrare in 4K 30 fps, 1080p 60 fps e 720p a 960 fps (super slow-motion). Ottimi i selfies ottenuti con la fotocamera frontale da 24 MP che dispone di filtro bellezza tramite AI e illuminazione 3D per i ritratti. La cam anteriore viene utilizzata anche per lo sblocco con riconoscimento del volto che ha mostrato qualche incertezza solo in controluce.
Sul P20 Pro è installata la versione 8.1 Oreo di Android, con interfaccia utente proprietaria EMUI 8.1, che assicura una buona user experience con tante funzionalità interessanti ed utili. Numerosi i temi a disposizione per la personalizzazione, è possibile scegliere se avere o meno l’app drawer. Interessante la possibilità di nascondere la tacca oscurando le due aree laterali.
P20 Pro è disponibile nelle colorazioni Black, Midnight Blue e nella nuova ed esclusiva tonalità, Twilight, ottenuta applicando diversi strati di rivestimento ottico in NVMC sotto la superficie posteriore in vetro, così che la luce crei giochi di colore che variano da un blu intenso a un effetto sfumato. Il prezzo di listino è di 899 euro ma online è già possibile trovarlo intorno ai 700 euro.
Gennaro Annunziata