Avrebbe compiuto 15 anni. Avrebbe spento le sue candeline, come ogni anno, sulla torta preparata da mamma Anna e papà Pasquale. Sarebbe stata una grande festa insieme agli amici e, soprattutto, in compagnia del suo piccolo e inseparabile “ometto” di otto anni, il fratellino Salvatore. E poi, come sempre, avrebbe preso il suo smartphone per catturare quell’attimo con una fotografia. Uno scatto per fermare il tempo e conservare per sempre quel momento pieno di gioia. Lo avrebbe fatto sicuramente. Perché, come scrisse in un post prima della tragedia, Francesca Guida, per tutti Kikka, amava «la fotografia, perché i momenti rimangono così come sono». Ieri, purtroppo, quello scatto non c’è stato. Non c’è stato perché, quella maledetta mattina del 7 luglio scorso, è stata sepolta viva, assieme ai genitori e al fratellino. Ma il suo sorriso risplende, sempre, nel cuore di chi ha avuto la fortuna di conoscerla e apprezzarla. Come gli amici che, ieri, l’hanno ricordata con uno striscione affisso proprio all’ingresso di Rampa Nunziante, lì dove rimane lo scheletro di cemento dell’edificio che ha ucciso otto persone.
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