Monti Lattari
13 maggio 2018
Casola/Lettere. Marijuana dall’Abruzzo, avvocati pagati da ‘o lignammone
La Dda de L’Aquila ne è convinta: quella che dal 2015 in poi ha tentato di “delocalizzare” dai monti Lattari alla piana del Fucino la coltivazione della canapa indiana era un’associazione a delinquere a tutti gli effetti. In cui il legame tra “capi”, “fedelissimi” e “gregari”, ovviamente, era principalmente economico. Legato alla produzione e alla vendita dello stupefacente. Una delle prove principali a supporto di questa tesi, sposata anche dal gip del tribunale di L’Aquila Guendalina Buccella, che ha firmato otto ordinanze di custodia cautelare in carcere e ai domiciliari eseguite a Casola, Lettere, Gragnano e Castellammare martedì, deriva da quello che accadde subito dopo il sequestro della piantagione da cui prese il via l’inchiesta.