Assunzioni imposte in nome della camorra, l’Antimafia chiede 10 anni di carcere complessivi per il boss del clan Cesarano a caccia di raccomandazioni “facili” e per il suo insospettabile accompagnatore. E’ il succo della dura requisitoria con la quale, ieri pomeriggio, il pubblico ministero della Dda, Giuseppe Cimmarotta, ha invocato 6 anni e 8 mesi di carcere per Vincenzo D’Apice – 55 anni, ritenuto una figura di punta del clan di Ponte Persica – e 4 anni per Agostino Cascone, l’incensurato che il 5 giugno del 2016 ha accompagnato “’o bumbularo” dall’imprenditore-vittima, il titolare di una ditta impegnata nel settore alimentare con base a Castellammare di Stabia. Uno degli ultimi atti di un processo ricco di colpi da teatro che ieri, davanti ai giudici del tribunale di Torre Annunziata, ha visto anche le testimonianze fiume dei due imputati.
Castellammare
15 maggio 2018
Posti di lavoro per i Cesarano: «Condannate il ras D’Apice»